Uno dei sette Principi della Croce Rossa è l’ UNIVERSALITA’.

L ‘area  4 ha come obiettivo quello di poter migliorare sempre  più quel legame che sul fronte internazionale o perlomeno oltre i nostri confini, sappia  adattarsi e collaborare  con le comunità straniere, rafforzare le varie vie di comunicazione per riuscire meglio a comprendere e gestire problemi come migrazioni, solitudine, mentalità e lingue diverse con le conseguenti incomprensioni anche sul piano emotivo.

In un mondo sempre più globalizzato è fondamentale capire le necessità delle varie comunità e capire come gestire la vulnerabilità delle popolazioni.

Area 4 lavora per riuscire a cooperare comunicando al meglio e trovarsi in grado di rispondere ai grandi bisogni umanitari.

“Nell’Ospedale e nelle chiese di Castiglione sono stati depositati, fianco a fianco, uomini di ogni nazione, Francesi, Austriaci, Tedeschi e Slavi, provvisoriamente confusi nel fondo delle cappelle.

Non hanno nemmeno la forza di muoversi nello stretto spazio che occupano.(…)

Mi diceva qualcuno di questi infelici “Ci abbandonano, ci lasciano morire miseramente, eppure noi ci siamo battuti bene!”.

Malgrado le fatiche che hanno sopportato, malgrado le notti insonni, essi non riposano e, nella loro sventura, implorano il soccorso dei medici e si rotolano disperati nelle convulsioni che termineranno con il tetano e la morte”.

Henry Dunant

“Un souvenir da Solferino”

La drammatica esperienza di Solferino(1859) nella coscienza e nella sensibilità di Jean Henry Dunant si trasformò in un ideale, un sogno che soprattutto dopo aver scritto il libro “Un ricordo di Solferino” prese sempre più forma.

Profondamente scosso dai drammi di quella battaglia, Dunant racconta la sua esperienza anche nel tentativo di fare breccia nelle coscienze altrui attraverso il suo libro che farà pubblicare nel 1862.

IDEALE: creare una società che potesse soccorrere i militari feriti e coloro che si fossero trovati coinvolti in certe realtà.

Una società capace di mettere in moto le risorse della carità e dello spirito d’altruismo dall’esterno e di carattere disinteressato.

Questi aspetti furono poi l’origine dei PRINCIPI della Croce Rossa.

Un’opportunità per perorare la sua causa?

Sicuramente, nonostante che la sua vita fosse stata imperniata di periodi difficili anche di carattere economico, quando Dunant il 30 ottobre del 1910 ci lasciava, era riuscito ad attuare il suo grande sogno.

La sensibilità e la tenacia della sua coscienza si sono sapute estendere in tutto il mondo, poiché partirono in cinque, spronati dal suo ideale e nel giro di centocinquanta anni circa se ne sono affiancati oltre cento milioni.

Ma è a Ginevra che il 22 agosto del 1864 che prende corpo la nascita di una Convenzione atta a proteggere i feriti sul campo di battaglia e soprattutto a salvaguardare tutti coloro che ne recano soccorso!

Guida e faro delle azioni dei Volontari della Croce Rossa sono i  sette Principi Fondamentali del Movimento Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, che ne costituiscono lo spirito e l’etica: Umanità, Imparzialità, Neutralità,  Indipendenza, Volontariato, Unità e Universalità.

Adottati nella 20ª Conferenza Internazionale della Croce Rossa, svoltasi a Vienna nell’ottobre del 1965, i Principi Fondamentali sono garanti dell’azione del Movimento, ma anche della CRI e di ogni suo Volontario e aderente.

Umanità

Il rispetto per ogni essere umano, della sua libertà e dignità.

Imparzialità

Dare la priorità a chi e ha più bisogno, indiscriminatamente

Neutralità

Non prendere mai posizione, ma dare aiuto e fiducia a tutti

senza farsi coinvolgere nelle ostilità. 

Unità

La Croce Rossa è una sola e suddivisa in ogni paese,

accessibile a tutti, grazie all’armonia e alla coesione.

Universalità

Interezza, globalità, vocazione universale, apertura a tutti nel

mondo per comprensione ed assistenza reciproche.

Perché solo così la Croce Rossa potrà compiere la sua

Missione Umanitaria, costituendosi come un’Unica comunità

d’importanza globale, suddivisa in tanti membri tutti con

eguali diritti e doveri nell’aiutarsi reciprocamente.

Ed il fatto di mantenersi neutrale e universale le rende

concreto e sicuro il principio di essere indipendente. 

Indipendenza

Il sesto principio, che permette, pur rispettando le leggi di

ciascun paese, di conservare una propria autonomia e

libertà. L’ultimo principio li lega un po’ tutti insieme sparirà

con me ciò che trattengo, ma ciò che avrò donato resterà

nelle mani di tutti.

Volontarietà

Spirito di altruismo e responsabilità di carattere

disinteressato. Se si sogna da soli è solo un sogno, se si

sogna in compagnia è la realtà che comincia.

Gemellaggio Cri Strada in Chianti con Cri di Bacau, in Romania.

In foto, siamo nel 2020, quando è arrivato un convoglio di aiuti umanitari dal Comitato Nazionale, al fine di aiutare a fronteggiare la situazione pandemica in corso. Allora, appena agli inizi.

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